A Lorenzo da papà
Ti aspetterò su quella poltrona,
la notte quando tornerai tardi da serate con gli amici.
Ti aspetterò, con quell’ansia che fu dei miei;
ti aspetterò, con gli occhiali calati e la luce accesa,
un vecchio libro in mano e capelli bianchi in testa.
Ti aspetterò per l’ultima cretinata della giornata,
per l’ultimo sorriso prima di andare a dormire;
ti aspetterò, perché guardandoti negli occhi vedrò i miei
e nel ricordo dei tuoi piccoli abbracci
capirò che è valsa la pena di vivere.Ci vide il giorno
Ci vide il giorno,
forti e dritti
lo sguardo fiero
verso l’orizzonte lontano
Ci vide il crepuscolo
Un po’ più curvi
Qualche incertezza
Lo sguardo di chi ha già
visto molte cose
Ci vedrà la sera
Piegati sotto il peso di
una vita
Lo sguardo tenero
perso in quello dell’altro
fiero di una certezza:
Che ci vedrà la notte..
e sarà solo nostra.